Alec Willis, chitarrista flamenco
- Giovanna Catanzaro
- 29 mag 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 dic 2021
Alec è originario di Boston (Massachusetts). A Siviglia ha frequentato la Fundación Cristina Hereen per cinque anni. Adesso insegna, studia e accompagna classi di flamenco in alcune scuole di Siviglia e dintorni, come ad esempio l'Academia de flamenco Manuel Betanzos e la scuola Artes Escénicas Rebollar.

Secondo te il flamenco è un veicolo per la creatività nel quale si può percepire in maniera chiara la personalità di ognuno.
Assolutamente. Ognuno nel flamenco esprime sé stesso in un modo personale, così come avviene per la voce. Ci sono regole e strutture che devono essere rispettate, certo, ma essere unici è quasi inevitabile!
Sevilla gioca un ruolo molto importante nella preparazione di uno studente flamenco.
Nessun altro posto nel mondo è come Sevilla: ci sono molti aspetti importanti del flamenco a cui non puoi accedere altrove.
Dobbiamo essere disposti a sfidare le nostre aspettative sul flamenco. Prima di venire qui, ci siamo fatti un'idea del flamenco tramite video visti su Youtube e storie ascoltate in giro. La tua idea del flamenco cambia quando ci sei intorno fisicamente e quotidianamente. Lo rivaluti quando sei esposto anche alle sue parti meno fascinose, come ad esempio studiare ogni giorno per ore e ore e lavorare sodo.
Sono d'accordissimo con te.
Come ti sei sentito quando ti sei trasferito a Siviglia?
Adattarsi ad una nuova cultura per me è stato difficile. Mi ci è voluto del tempo per capire sia il modo in cui le persone si relazionano tra loro che la loro mentalità aperta. Il flamenco è molto connesso alla cultura dell’Andalusia e integrarsi tra la gente del posto è essenziale per capirlo.
Come mi hai detto, non c’è da annoiarsi per un chitarrista – e, in generale, per uno studente – flamenco.
Ci sono così tanti aspetti: tecnica, repertorio, accompagnamento al cante, accompagnamento al baile, storia… Non c’è abbastanza tempo per studiare e fare tutto! E una volta che hai terminato la tua sessione di studio, puoi ascoltare un po' di cante nel bar in fondo alla strada o delle vecchie registrazioni su YouTube. Il flamenco si è evoluto così tanto che c’è davvero troppo materiale da ascoltare in una sola vita!
Puoi ricordare la tua prima performance? Com’è stata?
È stato un momento molto importante. Era la prima volta che suonavo in pubblico e, tra l'altro, senza aver fatto le prove. Io, un cantante e un bailaor ci siamo incontrati 5 minuti prima di salire sul palco e solo in quel momento ho ripassato i palos (“stili”) che avremmo rappresentato: “Gabriel ballerà por Soleá e Tientos; Fernando canterà por Malagueña e Alegría”* (G.Aragú, F. Caballo).
Certo, in molti momenti ho pensato di dover tornare a casa a studiare tutto quello che stavo suonando. Ma esser stato in grado di farlo bene al primo colpo è qualcosa di cui vado fiero.
Ad ogni modo penso che anche se fai qualcosa per un migliaio di volte, è sempre importante continuare a imparare.
Grazie, Alec! ♥︎
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*In super sintesi: se un interprete balla, canta o suona "por Soleá" significa che eseguirà una performance o un esercizio in armonia con le caratteristiche di quel palo ("stile", in questo caso la soleá). Dovrà quindi rispettare una determinata struttura e - inevitabilmente - accordarsi a un determinato mood.
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