Le bellissime creazioni di Marika sono il frutto di un’esplorazione da autodidatta nel mondo dell’oreficeria. Per lei il gioiello completa l’interiorità di chi lo indossa, come se fosse un tatuaggio mobile.
Per te il gioiello non deve renderci belli solo fuori…
Esatto. Penso che il consumismo faccia nascere spesso in noi il desiderio illusorio di avere cose che in realtà non necessitiamo. In controtendenza con questo approccio, quando devo realizzare un gioiello chiedo ai miei acquirenti di focalizzarsi sulla propria dimensione intima. All’autoritratto che ognuno fa di sé stesso pongo delle domande: “Qual è la tua bellezza?”. Oppure: “Qual è quell’aspetto di te che vuoi sfoggiare o mettere in mostra?”. Non deve essere necessariamente una virtù, potrebbe trattarsi anche di una debolezza. Mi farebbe piacere se, una volta indossato, il gioiello ti facesse sentire più bella fuori ma anche più sicura dentro.
Come se fosse una sorta di esorcismo delle proprie paure: le rendi tangibili e, in questo modo, anche più gestibili, maneggiabili. Cosa ti soddisfa di più del tuo lavoro?
La maggior parte dei gioielli che ho realizzato sinora vengono indossati dai miei acquirenti ogni giorno. Questa per me è una gran cosa perché significa che sono riuscita a fissare il loro punto focale.
Mi piace davvero tanto la tua visione dei gioielli! E sono molto curiosa di scoprire qual è il mio punto focale (se mai, nel mio caos, riuscissi ad individuarne solo uno XD).
Negli ultimi anni mi sono resa conto che apprendere una disciplina o un’arte può influire molto sull’idea che abbiamo del tempo, cugino di primo grado della santa pazienza.
Già. E per il mio lavoro ce ne vuole parecchia: modellare un metallo ti impone il rispetto di tempi ben precisi tra riscaldamento, raffreddamento, impiego di acidi… In più, vanno calcolati gli incidenti di percorso: può capitare che, sull’ultima saldatura, avvengano fusioni insperate. Con la santa pazienza di cui sopra, va rifatto tutto da capo.
Parallelo all’aspetto tecnico del mio lavoro è il costante studio della chimica e della geometria, a cui aggiungo letture sulla filosofia alchemica, trovandole di grande ispirazione per il processo creativo. Inoltre a breve inizierò a seguire un Master in Design del Gioiello presso l’Italian Design Institute di Milano, corso che ho scelto non solo per acquisire nuove tecniche, ma anche per imparare ad utilizzare dei software per la modellazione 3D.
L’oreficeria, oltre all’importanza delle tempistiche, mi ha insegnato a staccarmi dal mondo. Non so se considerarlo un aspetto del tutto positivo perché nella vita personale può creare qualche problema. Ma imparare a prendere del tempo per me stessa è stato e resta un “effetto collaterale” del mio mestiere che apprezzo molto.
Grazie per aver condiviso tutto ciò su Scream of Consciousness, Marika! Attendo tuoi aggiornamenti e in bocca al lupo per tutto!
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