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Immagine del redattoreGiovanna Catanzaro

Vincenzo Rutigliano e le regole dell'Ultimate

Aggiornamento: 1 dic 2021

Vincenzo gioca nella squadra Shamanìn da circa due anni. Mi racconta alcuni aspetti fondamentali di questo sport di squadra importato dagli USA negli anni ’70.

Come sei venuto a conoscenza del gioco dell’Ultimate?


È stato grazie a Giuseppe Lobaccaro, un giocatore di Ultimate che aveva conosciuto questo sport a Torino, praticandolo per due anni nella squadra locale degli AUT. Quando è tornato a Gravina (Ba), nel 2019, ha cercato persone che nutrissero lo stesso interesse. E non ha faticato a trovarne. Ed eccoci qua.


Mi accennavi che, tra le regole del gioco, osservate lo “Spirit Of The Game”…


Esatto, si tratta della prima voce del regolamento. Con Spirit Of The Game (SOTG) intendiamo i valori impliciti dell’Ultimate. Te ne cito solo alcuni:

  • conoscere e applicare le regole;

  • evitare falli e contatto fisico;

  • comportarsi in modo leale e corretto (con imparzialità e onestà);

  • avere un buon autocontrollo e un atteggiamento positivo (ad esempio presentandoti, complimentandoti con gli avversari per le buone giocate, ringraziando per la partita);

  • comunicare in maniera efficace, rispettando il proprio interlocutore.

Questi sono i punti tramite i quali valutiamo la squadra avversaria: l'Ultimate è uno sport autoarbitrato, dove manca l'Ufficiale di gara. La squadra con lo spirito migliore vince un premio che, nella maggior parte dei casi, è simbolico.


Inoltre, data la tipologia del nostro sport, abbiamo il privilegio di poter giocare in squadre miste, promuovendo la gender equity. Di fatti, allenatori e allenatrici cercano di mantenere la formazione delle squadre quanto più mista possibile.

Progetti in arrivo?


Tanti. Come squadra e come associazione, noi della Shamanìn puntiamo a diffondere l’interesse per l’Ultimate nelle zone limitrofe (tra Puglia e Basilicata), auspicando la nascita di nuove formazioni e – perché no? – di tornei locali di grande importanza.


Inoltre un tema importante come la gender equity, unitamente all’attenzione per il dialogo insito nel nostro regolamento, potrebbero trovare nell’istruzione pubblica un ottimo campo d’azione.


Anche l’inclusione è un tema che ci sta a cuore. A tal proposito, inserendoci in iniziative indette dal Comune per il sociale, stiamo partecipando alla creazione di un percorso di disc golf nell’area del Bosco di Gravina. Si tratta di una disciplina del frisbee in cui i giocatori lanciano un disco in un bersaglio che solitamente è un cesto. Coinvolgere anche le persone in sedia a rotelle è la finalità di quest’iniziativa.


Spero possiate realizzare tutti i progetti che avete in mente. Se qualcuno vuole saperne di più può contattare Vincenzo tramite i seguenti link:

Grazie per aver partecipato a Le Microinterviste su Scream of Consciousness!

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