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Immagine del redattoreGiovanna Catanzaro

Mario e Caterina del Centro Pedagogico Upendi

Aggiornamento: 4 mar 2022

Nel 2010 Mario Iacovelli e Caterina Valerio fondano il Centro Pedagogico Upendi. Mario è laureato in "Educazione professionale nel campo del disagio minorile, devianza e marginalità"; Caterina (per tutti Katiana) è specializzata in "Coordinazione dei servizi educativi e dei servizi sociali". Unendo le loro forze e competenze, hanno creato un progetto in cui pedagogia e arti circensi sono in perfetta simbiosi.



L’aspetto che più mi ha colpito del vostro progetto è il concetto di “Circo Sociale”, che trovo davvero meraviglioso.


Katiana – Grazie, Giovanna. Per Circo Sociale intendiamo l’insegnamento delle arti circensi (giocoleria, acrobatica, clownerie etc.) rivolto a individui a rischio sociale, con lo scopo di trasmettere loro non solo delle abilità ma anche alcune qualità, come ad esempio lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità. Creatività, autonomia e autostima sono altri fattori importanti che aiutano a ridurre il rischio di devianza.

Mario - Dal punto di vista strettamente pedagogico le arti circensi possono aiutare anche nei disturbi legati all’apprendimento. Un’esperienza significativa in tal senso l’abbiamo vissuta con un bambino discalculico: seguendo il ritmo dei passi con i trampoli ha imparato a contare. L’equilibrismo gli ha conferito sicurezza e concentrazione.

Ad ogni modo, anche decontestualizzate, la giocoleria, l’acrobatica, la clowneriee la clowntherapy possono essere applicate in tutte le dimensioni dell'essere umano.


Che si intende, esattamente, per ‘devianza’?


Mario - È l’adozione di comportamenti che – come dice la parola stessa - “deviano” dai comportamenti socialmente accettati. Il bullismo ne è un esempio lampante.


“Pedagogia del circo” è diverso dal “Circo Sociale” di cui sopra, giusto?


Katiana - Sì, perché nella Pedagogia del Circo l’attenzione principale va sul percorso individuale, curando gli aspetti dell’educazione alla disciplina e della conoscenza del proprio corpo. Attraverso lo studio e l'applicazione delle arti circensi molti ragazzi possono conoscersi meglio, avendo più coscienza tanto delle proprie potenzialità quanto dei propri limiti.

Wow, la clowntherapy… Nutro una sincera ammirazione per chi se ne occupa.


Katiana - Tempo fa, in collaborazione con l’Ospedale della Murgia Perinei, abbiamo prestato servizio di volontariato nel reparto pediatria con la clowntherapy. È stata un’esperienza magnifica, formativa e appagante. Durante la settimana tenevamo corsi per adulti, la domenica prestavamo servizio in corsia. I bambini ricoverati si divertivano, dimenticando per un attimo di essere allettati tra quattro mura sterili.


Che meraviglia!

Tra i progetti da voi realizzati c’è stato anche un laboratorio di cinematografia per ragazzi dai 14 ai 19 anni.


Mario – Esatto. In collaborazione con la videomaker Mariangela Cipriani, abbiamo realizzato un cortometraggio sulla tematica della Comunicazione dal titolo “Parole (s)contate” (https://vimeo.com/310090298).


È stata un’esperienza bellissima e formativa per tutti, conclusasi con la menzione speciale della critica del concorso “InCorto”.


Grandi, ragazzi! Vi ringrazio davvero tanto per aver partecipato all’intervista su Scream of Consciousness. <3


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1 則留言


MarioUpendi Iacovelli
MarioUpendi Iacovelli
2021年5月13日

Una esperienza fantastica lasciarsi intervistare da Giovanna. Grazie per l'opportunità

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