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Immagine del redattoreGiovanna Catanzaro

Connessa alla sua terra, connessa a tutto il mondo. Miriam Carpinelli e il Pastificio dei Campi

Aggiornamento: 14 gen 2022

Miriam Carpinelli, oltre ad essere una mia carissima amica, è anche il Commerciale Estero del Pastificio dei Campi (https://www.pastificiodeicampi.it/), una delle aziende più rinomate della pasta gourmet Made in Italy.


In questo momento storico, i viaggi aziendali sono momentaneamente sospesi. Eppure grazie alla natura del tuo lavoro, riesci ad avere un contatto col mondo estero.


Esatto. È un aspetto del mio lavoro che si è rivelato salvifico in questo momento storico. Come dico spesso per esprimere in breve lo spirito del mio lavoro: “Mi sveglio col Giappone e rincaso con l’America”. Ieri, ad esempio, ho parlato con commerciali di Singapore, Spagna, Germania, Svizzera e Stati Uniti. Comunicare con persone che provengono dai posti più disparati del mondo alimenta la curiosità che ho sempre nutrito verso le culture altre.


Ad ogni modo, al di là della mia esterofilia, questo lavoro mi ha portato a riflettere su molti aspetti della comunicazione. Ho imparato che l’empatia e la fiducia si riflettono positivamente sugli affari e sulla qualità del tempo trascorso in ufficio. Inoltre, la politica aziendale di Pastificio dei Campi ci spinge ad avere un atteggiamento collaborativo all’interno del team. Accanto ai complimenti per l’altissima qualità della nostra pasta, riceviamo la stima dei nostri clienti e partner commerciali. E questo è motivante.


Hai accennato all’altissima qualità della pasta di Pastificio dei Campi. Se ho ben capito, assieme a pochi altri marchi, è la pasta più costosa sul mercato.


La meticolosità riposta nella scelta delle materie prime, il rispetto per la tradizione e l’anima ecologista dell’azienda sono fattori che richiedono un’adeguata ricompensa. I campi di grano – di proprietà dell’azienda – vengono coltivati con rotazione triennale (metodo tradizionale) e la pasta viene essiccata in modo naturale. Inoltre il packaging è ecosostenibile e riporta la tracciabilità del prodotto.

Il laboratorio del pastificio in cui lavoro ha lo stesso odore della spianatoia su cui mia nonna lavora la pasta. E questo la dice lunga.


C’è della poesia in tutto ciò. Che meraviglia! Dal backstage, mi sveleresti un piccolo trucco su come riconoscere una pasta di buona qualità?


Certo. L’essiccazione naturale permette alla pasta di preservare il colore chiaro tipico della semola. Avrai notato come alcuni tipi di pasta spesso assumono un colore aranciato o brunito, e questo accade perché, se sottoposta a getti d’aria calda tramite l’essiccazione industriale, gli zuccheri contenuti nell’amido del grano si caramellizzano. A tal proposito, potrebbe risultare interessante informarsi sulla Reazione di Maillard.


Grazie mille per questa interessante dritta, Miriam! E grazie per la tua partecipazione a questo Scream of Consciousness.♥︎





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