Molti lo conoscono come ‘massaggio Shiatsu’. Eppure si pratica vestiti, compiendo pressioni perpendicolari e costanti sul corpo, escludendo l’uso di oli o creme. Per Pasquale, un trattamento Shiatsu è un viaggio verso la consapevolezza e un cambiamento possibile solo se a riceverlo c’è chi è disposto a cambiare.
Tutto è iniziato 5 anni fa quando, a Las Palmas (Gran Canaria), hai conosciuto Simona Lanza.
Simona era alla fine dei suoi studi di Shiatsu e proponeva trattamenti nell’ostello in cui stavo soggiornando. È stato in quell’occasione che ho scoperto questa pratica.
Fui colpito dal fatto che il trattamento si svolgesse per terra. Percepii in modo chiaro l’energia di Simona. Muovendo il mio corpo, assumeva di volta in volta nuove posizioni: stirando me, stirava sé stessa.
Un trattamento Shiatsu è un viaggio in cui sia il donante che il ricevente lavorano per il proprio benessere.
L’incontro decisivo, però, è arrivato tre anni dopo, quando hai visitato la fiera del benessere a Cesena, il Macrolibrarsifest.
Lì mi sono imbattuto in Maurizio Cioria che poi sarebbe diventato il mio maestro, amico e confidente.
Mi stavo trasferendo in Puglia, in quel momento, ma non mi hanno scoraggiato né i km di distanza (il corso si tiene in Romagna), né le restrizioni che tutti ben conosciamo.
Mi sono iscritto ai corsi di Maurizio impegnandomi per tre anni in un progetto – ancora in corso – che avrebbe implicato sacrifici sia economici che energetici. Tutto ciò sarebbe stato impensabile qualche anno prima, quando non riuscivo a stare fermo in un posto per sei mesi di fila.
Ho capito che era arrivato il momento di radicarmi, intraprendendo un percorso che mi avrebbe cambiato totalmente la vita.
Se ho ben capito, per te il trattamento Shiatsu stesso è una metafora del cambiamento.
Assolutamente sì. Si tratta, tra l’altro, di un cambiamento volontario: il mio compito è capire se i punti in disequilibrio del ricevente sono pronti a cambiare, aiutandoli a riprendere vigore o ad ammorbidirsi.
Un po’ come accade in un dialogo, chi fa il trattamento (‘Tori’) pone delle domande a chi lo riceve (‘Uke’). Tori e Uke non sono “il terapista e il paziente” ma due persone che si relazionano per capire insieme a cosa è dovuto lo squilibrio energetico.
Tori prova a ricondurre l’Energia Vitale dell’altro ad una circolazione armoniosa.
Un’azione, questa, da non considerarsi soltanto fisica…
Nello Shiatsu – come nella medicina tradizionale cinese – il fisico, la psiche e la coscienza sono strettamente collegati. Quindi, quando qualcosa è in disequilibrio, si tratta di tensioni e nodi psicosomatici.
Per questo chi riceve un trattamento Shiatsu ti consente di entrare nel suo mondo interiore più profondo, dandoti il permesso di scavare nel suo inconscio, a vari livelli.
Che meraviglia! Ti auguro di poter terminare questo percorso al meglio. Intanto oggi vengo a studiare il trattamento di persona! :p
Ad maiora!
Ps: puoi contattare Pasquale tramite il suo profilo Facebook
scrivendo una mail all'indirizzo sallipas@gmail.com
o chiamando al numero +393468234701.
Bravo il nostro Pasquale… diffondi il verbo dello shiatsu e porta un po’ di bellezza, ovunque tu sei. 🙏