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Immagine del redattoreGiovanna Catanzaro

Reti Sonore: connettere luoghi tramite la musica

Aggiornamento: 1 dic 2021


Per anni l’agricoltura e la musica elettronica sono state realtà distanti nel tempo e nello spazio. Con l’Associazione di Promozione Sociale Reti Sonore i paesaggi rurali a sud di Milano vibrano di una “nuova” musica.


Il logo di Reti Sonore

Tutto è nato da una passione personale, è così?


Tommaso – Io e i miei amici eravamo già attivi nell’ambiente della musica elettronica, tra progetti personali e backstage. Ma la possibilità di vivere quella nostra passione per valorizzare i territori in cui viviamo si è palesata solo con un bando della Regione Lombardia indetto nel maggio 2020.


I vostri territori sono…?


Alessandra – …la zona a sud ovest di Milano, tra il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco Lombardo della Valle del Ticino, tra navigli, campi e cascine costruite tra il ‘500 e il ‘900.


Reti Sonore propone un risveglio del territorio a 360° in cui musica, economia agricola, turismo e rivalutazione dei luoghi sono in perfetta simbiosi. Con i nostri eventi, infatti, i paesaggi suggestivi a sud di Milano si arricchiscono di aree musicali e mercati di prodotti agricoli.


Tommaso – Molte aziende del territorio hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa: vedono in noi la possibilità di estendere la propria offerta – attraverso concerti e mercatini – guadagnando maggiore visibilità.


Il vostro progetto sposta sugli autoctoni la responsabilità e il piacere della rivalutazione dei propri spazi.


Alessandra – Assolutamente. Per anni spostarsi verso Milano è stata l’unica alternativa per sfuggire alla proposta culturale locale: pensata solo per fasce d’età avanzata, lasciava indifferente o quasi una larga fetta di persone tra i 25 e i 40 anni.


Prima di partecipare al bando, io e miei amici organizzavamo feste per poche persone, ricevendo un bel riscontro. È così che abbiamo pensato che la forza aggregativa della musica ci avrebbe aiutati a valorizzare il territorio in cui viviamo. Siamo noi a stabilire l’importanza dei nostri luoghi.


Uno scorcio del Parco Lombardo della Valle del Ticino

Per quel che riguarda l’offerta musicale, preferite la musica elettronica e, in particolar modo, le etichette indipendenti.


Alessandra - Sì, ovvero quelle realtà musicali che non rispettano dettami imposti dall’alto. Ne abbiamo conosciute alcune che trattano tematiche ambientali, risultando affini al nostro progetto anche per quel che riguarda i contenuti.


La vostra equipe è ben fornita, direi!


Tommaso – Quando io, mio fratello e i due nostri migliori amici siamo diventati produttivi nell’ambito dell’organizzazione d’eventi, si è unita Alessandra in qualità di social media manager. Poi si è aggiunto un socio cofondatore per implementare il nostro business e un’altra componente per l’amministrazione del business plan, dei conti economici e dei flussi di ricavo. Negli ultimi tempi, il gruppo si è arricchito anche di una sviluppatrice e di un’addetta alle attività formative.


Queste ultime sono un elemento fondante del nostro progetto: stando al bando da cui Reti Sonore ha preso vita, a noi spetta anche l’organizzazione di workshop e conferenze su tutto quel che ruota attorno alle tematiche agricole (come, ad esempio, sull’agroecologia e l’enogastronomia) e alla sostenibilità ambientale.


Che meraviglia! Grazie per aver partecipato a Le Microinterviste, ragazzi! Ad maiora <3


I Links di Reti Sonore:


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