Per anni l’agricoltura e la musica elettronica sono state realtà distanti nel tempo e nello spazio. Con l’Associazione di Promozione Sociale Reti Sonore i paesaggi rurali a sud di Milano vibrano di una “nuova” musica.
Tutto è nato da una passione personale, è così?
Tommaso – Io e i miei amici eravamo già attivi nell’ambiente della musica elettronica, tra progetti personali e backstage. Ma la possibilità di vivere quella nostra passione per valorizzare i territori in cui viviamo si è palesata solo con un bando della Regione Lombardia indetto nel maggio 2020.
I vostri territori sono…?
Alessandra – …la zona a sud ovest di Milano, tra il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco Lombardo della Valle del Ticino, tra navigli, campi e cascine costruite tra il ‘500 e il ‘900.
Reti Sonore propone un risveglio del territorio a 360° in cui musica, economia agricola, turismo e rivalutazione dei luoghi sono in perfetta simbiosi. Con i nostri eventi, infatti, i paesaggi suggestivi a sud di Milano si arricchiscono di aree musicali e mercati di prodotti agricoli.
Tommaso – Molte aziende del territorio hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa: vedono in noi la possibilità di estendere la propria offerta – attraverso concerti e mercatini – guadagnando maggiore visibilità.
Il vostro progetto sposta sugli autoctoni la responsabilità e il piacere della rivalutazione dei propri spazi.
Alessandra – Assolutamente. Per anni spostarsi verso Milano è stata l’unica alternativa per sfuggire alla proposta culturale locale: pensata solo per fasce d’età avanzata, lasciava indifferente o quasi una larga fetta di persone tra i 25 e i 40 anni.
Prima di partecipare al bando, io e miei amici organizzavamo feste per poche persone, ricevendo un bel riscontro. È così che abbiamo pensato che la forza aggregativa della musica ci avrebbe aiutati a valorizzare il territorio in cui viviamo. Siamo noi a stabilire l’importanza dei nostri luoghi.
Per quel che riguarda l’offerta musicale, preferite la musica elettronica e, in particolar modo, le etichette indipendenti.
Alessandra - Sì, ovvero quelle realtà musicali che non rispettano dettami imposti dall’alto. Ne abbiamo conosciute alcune che trattano tematiche ambientali, risultando affini al nostro progetto anche per quel che riguarda i contenuti.
La vostra equipe è ben fornita, direi!
Tommaso – Quando io, mio fratello e i due nostri migliori amici siamo diventati produttivi nell’ambito dell’organizzazione d’eventi, si è unita Alessandra in qualità di social media manager. Poi si è aggiunto un socio cofondatore per implementare il nostro business e un’altra componente per l’amministrazione del business plan, dei conti economici e dei flussi di ricavo. Negli ultimi tempi, il gruppo si è arricchito anche di una sviluppatrice e di un’addetta alle attività formative.
Queste ultime sono un elemento fondante del nostro progetto: stando al bando da cui Reti Sonore ha preso vita, a noi spetta anche l’organizzazione di workshop e conferenze su tutto quel che ruota attorno alle tematiche agricole (come, ad esempio, sull’agroecologia e l’enogastronomia) e alla sostenibilità ambientale.
Che meraviglia! Grazie per aver partecipato a Le Microinterviste, ragazzi! Ad maiora <3
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