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Immagine del redattoreGiovanna Catanzaro

Una chiacchierata sul calcio femminile con Fabio Petruzzella

Aggiornamento: 1 dic 2021

Fabio è un manager di calcio con certificazione FIGC come Team Manager. Segue le prestazioni sportive di Paula Myllyoja che è l’attuale portiere del Pink Bari e della nazionale finlandese.

“I maschietti giocano a calcio, le femminucce con le bambole”. Siamo cresciuti a suon di stereotipi di genere. Per questo oggi ti chiedo: Fabio, illuminami sul calcio femminile! Qual è la differenza sostanziale che lo separa così tanto da quello maschile?


La differenza più importante, secondo me, la si vede sul piano giuridico: contratti di tipo professionistico sono ad appannaggio del calcio maschile, mentre, per quello femminile, vengono stipulati solo contratti di tipo dilettantistico (le calciatrici non maturano contributi, solo per dirne una). Finalmente è passata una legge che, a partire dal 2022, introdurrà il professionismo anche nel calcio femminile.


Dalla mia esperienza diretta nelle vesti di manager di una calciatrice professionista (Paula Myllyoja) posso garantirti che il loro percorso è costellato dalla stessa attività agonistica e dagli stessi sacrifici e impegni di una squadra maschile. Anzi, ti dirò di più: proprio in virtù del fatto che questo sport gli è stato negato per anni, il desiderio di dedicarsi ad esso è palpabile. Tra l'altro, negli ultimi anni, le prestazioni e i risultati della nazionale femminile sono abbastanza eloquenti: le azzurre sono arrivate ai quarti di finale.


Olé!

Pensavo allo sviluppo della fisicità. Quando si è piccoli si può giocare insieme, no?


Certo. Fino a dieci o quindici anni fa questa era la normalità, anche perché era abbastanza difficile trovare tante bambine che si avvicinassero al calcio in uno stesso posto. Poi, certo, arriva il momento in cui la fisicità maschile del diciottenne diventa evidentemente più forte rispetto a quella di una loro coetanea. Di lì nasce la necessità di allenarsi con persone del proprio sesso.

Onoreficenza ai meriti sportivi a seguito della vittoria del campionato europeo di calcio con la nazionale italiana trapiantati e donatori

Ho saputo che Cristiana Girelli è stata ospitata a Sanremo.


Sì, e ne sono davvero contento, visto che lei è l’emblema dell’evoluzione del calcio femminile in Italia. Ospitandola, hanno dato voce ad un’evoluzione sociale e sportiva reale: le iscrizioni alle scuole calcio e ai nidi nell’ultimo bienno hanno visto un considerevole incremento. Parliamo di informazioni che non vengono mai divulgate abbastanza...


È come se l'argomento vivesse ancora in un cono d'ombra mediatico...


Esatto. Pensa che, recentemente, le azzurre si sono classificate agli europei ma sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport non ve n'era traccia.


Tuttavia ho scoperto con mia grande felicità che TIMvision ha prodotto una serie TV dedicata proprio al percorso delle calciatrici più rappresentative di ogni squadra di serie A. Si chiama Uniche. Mi è piaciuta molto e approfitto per consigliartela.


Aspetto la svolta del 2022. Penso che con i cambiamenti nell'ambito della contrattualistica si compierà un notevole passo in avanti.


Me lo auguro anch'io! Sperando di ricevere aggiornamenti positivi a tal riguardo, ti ringrazio per aver partecipato a questo Scream of Consciousness, Fabio. A presto!


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